Piloti in quarantena, Matteo Greco: “Mi alleno tutti i giorni, domenica compresa” [INTERVISTA]
Le recenti attività in pista del pilota di Alba
Riprendiamo in mano “Piloti in quarantena”, la rubrica che lascia spazio ai piloti in questo difficile periodo a motori spenti. Stavolta siamo con Matteo Greco, vicecampione del TCR Italy 2019 con la Cupra della Scuderia del Girasole, che ci parla delle sue recenti attività in pista prima della quarantena.
Ciao Matteo, innanzitutto: come stai e dove stai passando la quarantena?
«Ciao! Per fortuna sto bene e sto passando questo momento difficile ad Alba insieme ai miei genitori e mio fratello Marco».
Come ti stai tenendo in forma come pilota? Qual è la maggiore difficoltà di allenarsi da solo e in casa?
«Sto cercando di portare avanti l’allenamento che da tempo svolgo quotidianamente, ovviamente non senza difficoltà, sia per le attrezzature limitate ma soprattutto per l’impossibilità di andare a correre ed in bicicletta. Cerco però di vedere i lati positivi: ora riesco a dedicarci molto più tempo e, soprattutto, mi alleno tutti i giorni… Domeniche comprese!».
A febbraio hai avuto modo di guidare la Mercedes-AMG GT4 di Villorba Corse e la Ligier JSP3 LMP3 di BHK Motorsport. Come sono state queste due esperienze e che differenze hai notato in queste due vetture rispetto alla tua Cupra TCR?
«Sono state due giornate molto intense e divertenti, le prime esperienze per me con vetture a trazione posteriore, e quindi ho dovuto cambiare completamente il mio stile di guida per adattarmi alle caratteristiche differenti. Trazione a parte, che ovviamente non è cosa da poco, ho trovato alcune piccole similitudini tra la Mercedes e la Cupra, mentre sono rimasto decisamente colpito dalla Ligier, soprattutto per le velocità in curva e di conseguenza la forza G a cui si è sottoposti nell’abitacolo».
In seno al test con la Ligier LMP3, hai mai pensato di puntare sull’endurance? Hai mai avuto modo di seguire questa disciplina da vicino?
«Ho corso due volte la 24 Ore di Adria e disputato alcune gare nel TCR Endurance e sicuramente sono gare completamente diverse dal TCR Italy, dove nei 25 minuti di gara sei sempre al 100%. Nell’endurance entrano in gioco molti altri fattori: dalla strategia fino alla gestione dell’auto durante l’intera gara. Mi sono sempre divertito molto nonostante venga un po’ meno l’aggressività e l’adrenalina della gara sprint!».
Che messaggio positivo vuoi lasciare ai lettori e agli appassionati in questo momento difficile?
«Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto nell’ultimo mese, non è facile purtroppo… Ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti. Più saremo attenti e prima riusciremo a tornare negli autodromi ad inseguire le nostre passioni!».
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